La Storia delle Odierne Ferrovie della Calabria ha Origine agli Inizi del ’900 e con se la storia del trasporto meridionale in Italia
Tra il 1910 ed il 1926 lo Stato emanava dei provvedimenti legislativi con i quali affidava alla Società Italiana per le Strade Ferrate del Mediterraneo, società anonima milanese, la concessione per la costruzione e l’esercizio delle ferrovie a scartamento ridotto di Basilicata e Calabria, al fine di soddisfare la domanda di trasporto delle locali popolazioni.
La ferrovia realizzata veniva denominata Ferrovie Calabro Lucane (F.C.L.) con Direzione dell’Esercizio a Roma e 2 Gruppi di Esercizio, a Bari e Catanzaro. Progettata nel primo decennio del 1900, veniva costruita in un arco di tempo che arriva fino al 1934, con l’ultimazione della tratta Camigliatello Silano – San Giovanni in Fiore nel 1956, raggiungendo una lunghezza totale di Km. 764,864 contro gli iniziali 1.271,153.
Per l’acquisto dei mezzi di prima dotazione il Governo erogava alla società concessionaria una sovvenzione nella misura non inferiore di £ 13.000 per Km. di ferrovia aperta all’esercizio ed un finanziamento pari a £ 13.860 per l’apertura di ciascuna linea dal successivo giorno, con regolare esercizio, sino all’apertura dell’intera rete. Da tale momento e sino alla scadenza di anni 70 dalla prima apertura di un tronco della rete stessa, avrebbe poi erogato una sovvenzione media di £ 10.740 per la costruzione e di £ 1.050 per l’esercizio, elevabile a £ 23.200 a partire dal 1° gennaio 1925 sino all’importo massimo di £ 26.700.
Il 1° gennaio 1964, in seguito ad un grave incidente ferroviario verificatosi nel dicembre del ‘61 sulla linea Cosenza – Catanzaro Lido, lo Stato effettuava il riscatto anticipato della Concessione alla Soc. Ital. per le Strade Ferrate del Mediterraneo, nel frattempo divenuta S.p.A., e poneva le F.C.L. sotto Gestione Commissariale Governativa (Commissariamento che seppur temporaneo durò sino al 2000), attraverso un Commissario ed un Vice Commissario nominato tra i funzionari del Ministero stesso con qualifica di Direttore Centrale e rilevava gli autoservizi di linea integrativi delle F.C.L dei quale era concessionaria la predetta Società. Roma diveniva sede della Direzione Centrale, mentre Bari e Catanzaro delle Direzioni Esercizio.
Nel 1969 veniva approvato ed adottato un “Piano Generale di ammodernamento” per far fronte alle esigenze di traffico dettate dallo sviluppo economico e sociale delle regioni Calabria, Basilicata e Puglia che determinava, tra l’altro, la chiusura all’esercizio di alcune linee ferroviarie considerate improduttive, sostituite con servizi di autolinee, quali la linea Soverato – Chiaravalle, Crotone – Petilia Policastro, Castrovillari – Lagonegro.